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Le professioni della blockchain: quali sono, quanto si guadagna

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All’interno del mercato del lavoro si assiste oggi alla nascita di nuove figure interdisciplinari con specifico riferimento ai sistemi blockchain-based: eccole spiegate in dettaglio. Ma esiste un divario salariale fra l’Italia, l’Europa e il resto del mondo
Marina Rita Carbone

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La tecnologia basata sui sistemi di blockchain sta divenendo sempre più importante, anche in settori che si differenziano da quelli tradizionalmente più pionieristici, come l’industria e la sanità. La creazione delle criptovalute come bitcoin, di enormi gruppi di dati organizzati come i big data e la nascita dei c.d. smart contract, se da un lato ha consentito alle imprese di adottare delle strategie di mercato differenti e divenire maggiormente competitive, d’altro lato ha, inevitabilmente, rivoluzionato il mondo del mercato e le figure professionali più tradizionali.

Non solo: tali figure saranno sempre più richieste negli anni a venire, a causa della massiva implementazione globale della blockchain.

Il professionista “ibrido”

La crescente implementazione della blockchain consente la nascita e lo sviluppo di figure professionali nuove, che inevitabilmente vanno a prendere il posto di figure più “classiche”, quale quella legale.

Sulla base delle richieste del mercato, infatti, il professionista del futuro, in particolare l’avvocato, dovrà essere una figura “ibrida” che si colloca a metà tra il settore umanistico (più tradizionale e meno sottoposto a variazioni) e quello scientifico (notoriamente in continuo cambiamento). Ne è prova, ad esempio, la diffusione degli smart contract, i cui risvolti sono ancora per lo più sconosciuti a livello giurisprudenziale.

Questo perché se da un lato si ha necessità di assumere personale che sia in grado di creare e configurare sistemi basati sulla blockchain, dall’altro si rende fondamentale, specie alla luce delle normative sul tema, rendere ogni sistema conforme al disposto normativo. Per far ciò, ogni professionista dovrà essere “a cavallo fra i due mondi”, comprenderne le rispettive necessità, pur nei limiti delle proprie rispettive aree di appartenenza, coadiuvando e aiutando l’altro nella creazione di sistemi complessi “sartoriali”, su misura del proprio cliente o datore di lavoro.

Si assiste così alla nascita di professioni nuove e ad altissima richiesta, specializzate in intelligenza artificiale, big data, apprendimento automatico, blockchain, diritto delle tecnologie, privacy, industria 4.0, essendo ad oggi molto pochi i professionisti in grado di garantire tali tipologie di prestazioni intellettuali.

Le figure professionali della blockchain

All’interno del mercato del lavoro si assiste, oggi, alla nascita di figure interdisciplinari molteplici, quali, con specifico riferimento ai sistemi blockchain-based:

  • Blockchain information security analyst: l’U.S. Bureau of Labor Statistics (o “BLS”) stima che la richiesta di tali figure, nel corso del prossimo decennio, possa aumentare del 32%, in quanto evolve di pari passo con la tecnologia cui è connessa. Il Security analyst è un soggetto cui si richiede elevata conoscenza dei sistemi informatici e delle potenziali minacce per la sicurezza degli stessi. A tale soggetto spetta il compito di aggiornare, proteggere e monitorare le struttura informatica del titolare e deve essere altresì in grado di prevenire, fermare e reagire tempestivamente agli accessi da parte di soggetti non autorizzati, attraverso l’analisi sistematica e programmata delle vulnerabilità dei sistemi in uso. Il Security analyst, dunque, è una figura chiave che contribuisce alla crescita dell’azienda, dei propri standard di sicurezza e delle policies di utilizzo degli strumenti informatici. Le posizioni lavorative che aprono la strada a tale figura sono, tipicamente, quella del programmatore, dell’analista di sistemi e del software engineer;
  • Blockchain data scientist: vi è una elevata domanda, a livello globale, anche di tali soggetti in quanto, una volta creato il sistema in grado di acquisire ed elaborare ingenti quantità di dati, occorre una figura professionale che sia in grado di analizzarli e tradurli in qualcosa di concreto. L’analisi dei dati (in particolare dei big data), ove condotta correttamente e secondo criteri logici pertinenti con le finalità dell’azienda, può, infatti, consentire alla stessa di agire preventivamente, con vantaggio rispetto ai competitors o evitando l’insorgere di rischi per la continuità aziendale. Tra le competenze richieste si hanno: capacità di analisi e combinazione di insiemi di dati, individuazione all’interno delle blockchain delle informazioni rilevanti, costruzione di grafici a partire dai dati, analisi degli scambi in criptovalute, al fine di elaborare dei report che possano essere utili a migliorare e potenziare l’azienda;
  • Blockchain developer: si tratta di una tra le più complesse figure professionali del settore, in quanto sviluppatore di interi sistemi blockchain-based. È un soggetto le cui competenze sono molteplici e riguardanti lo sviluppo di software, la machine learning engineering, e la capacità di creare infrastrutture digitali complesse pensate per l’ottimizzazione del business del proprio cliente. Si potrebbe dire, dunque, che si tratta di un tecnico informatico altamente specializzato con conoscenze trasversali aziendalistiche, in quanto demandato alla creazione di sistemi personalizzati finalizzati all’ottimizzazione delle risorse;
  • Blockchain designer: il cui ruolo è quello di favorire l’implementazione dei sistemi di blockchain all’interno dell’azienda, trovando delle soluzioni che consentano di rendere agevole ed efficace l’introduzione di nuovi strumenti informatici all’interno del complessivo quadro organizzativo e tecnologico aziendale;
  • Blockchain marketing specialist: altamente ricercato dalle aziende che implementano servizi su blockchain e smart contracts, sebbene non appartenente al settore “tecnico”, è un professionista i cui compiti sono di delineare una strategia di marketing, studiare l’implementazione di campagne social per promuovere i servizi offerti dall’azienda, nonché la capacità di produrre contenuti facilmente comprensibili per i possibili utenti degli stessi;
  • Blockchain project manager: si tratta del soggetto a cui viene affidata la responsabilità del team di lavoro per lo sviluppo dei sistemi blockchain-based, assicurandone la funzionalità e la sicurezza, sulla base del budget reso disponibile dalla società. I compiti cui deve far fronte sono vari e complessi, e richiedono capacità tecniche e manageriali, oltre che comprovata esperienza in tema di software engineering;
  • Technical recruiter: si tratta sostanzialmente di una figura HR specializzata, che sia in grado di valutare le competenze e le conoscenze in tema blockchain di un potenziale candidato;
  • Blockchain attorney/blockchain consultant: la versione 4.0 del legale più “tradizionale”, dotato di conoscenze specialistiche e multidisciplinari in diritto della proprietà intellettuale, della cybersecurity e della protezione dei dati personali a livello nazionale e sovra-nazionale, cui spetta il compito di verificare l’adeguatezza dei sistemi alle rispettive leggi applicabili nonché di difendere la società nel corso di controversie giudiziali sul tema.

Non manca ovviamente, da parte delle aziende, la richiesta di profili junior da inserire all’interno di team specializzati, con conoscenze ingegneristico-informatiche funzionali allo sviluppo e al mantenimento delle infrastrutture e/o legali specialistiche. Spesso, poiché vi è una carenza di figure dotate di competenze in materia di blockchain, sia tecniche che legali, le figure junior sono rese parte stabile dell’azienda, con elevata possibilità di raggiungere posizioni apicali nel corso degli anni.

Il divario salariale Usa-Italia

Ad oggi, sebbene gli esperti in materia di blockchain siano molto ricercati nel mercato del lavoro, si rileva un gap salariale molto elevato tra l’Italia e, in particolar modo, gli USA. Ciò dipende innanzitutto dal volume della domanda, esponenzialmente in crescita rispetto al resto del mondo per le città di San Francisco, New York e Atlanta, culla delle più importanti realtà in materia di blockchain, criptovalute ed Ethereum (una piattaforma tramite la quale è possibile realizzare degli smart contract).

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L’elevata domanda e la attuale scarsità di figure professionali altamente specializzate in tecnologia blockchain determina l’incremento dei salari rispetto ad altre figure professionali più tradizionali, anche se tale dato cambia fortemente in base al territorio che si prende come riferimento: in Italia, in media, uno sviluppatore di blockchain ha uno stipendio annuo lordo di 50mila euro e in Europa lo stipendio medio annuo lordo è di 73mila euro, contro i 136mila dollari annui negli Stati Uniti! Anche in Asia, in forte crescita dal punto di vista dello sviluppo di nuove tecnologie, si calcola uno stipendio medio annuo di 87.500 dollari.

Le chiavi del successo della blockchain

Ciò che viene da chiedersi è: come ha potuto tale tecnologia divenire così popolare in un brevissimo arco di tempo? Fornire una risposta a questa domanda è semplice: il grande successo della tecnologia blockchain risiede nella sua versatilità e nella sua sicurezza.

La blockchain è, infatti, un protocollo di comunicazione che si fonda su dei database distribuiti (una “catena di blocchi”), costituiti da un numero potenzialmente illimitato di macchine collegate tra di loro. Le macchine che compongono la catena sono denominate “nodi” e consentono di effettuare e memorizzare transazioni; ad ognuna di esse, nel momento in cui si esegue, sarà collegata una chiave detta hash, che la certificherà, rendendola unica nel suo genere e non duplicabile. L’inserimento di elementi e dati nel “registro” formato per mezzo della tecnologia blockchain è immediatamente registrato e reso pubblico, con l’ausilio di software di crittografia che verificano ogni operazione, garantendone l’autenticità.

Sebbene la suesposta definizione non sia da sola sufficiente a descrivere le complesse meccaniche tecniche di tale strumento, aiuta tuttavia a comprenderne il successo in settori quale quello finanziario o legale. Questo in virtù di due elementi caratteristici:

  • la possibilità di compiere operazioni all’interno della rete senza la necessità di usufruire di intermediari, pur tuttavia garantendo che le stesse siano immodificabili e pubbliche;
  • la sua elevata versatilità, in quanto la blockchain consiste sostanzialmente in un registro all’interno del quale è possibile annotare ogni tipologia di informazione e, dunque, anche atti, contratti, certificati, sempre nel rispetto dei requisiti di certezza e pubblicità richiesti dalle rispettive leggi nazionali.

La rimozione di numerosi passaggi intermedi determina altresì, quale fisiologica conseguenza, l’estrema riduzione dei costi connessi alle operazioni che si vanno a svolgere: ne è un esempio la possibilità di usufruire di servizi basati su tecnologia blockchain che consentono, in pochi minuti, di garantire la certezza delle date e l’integrità dei documenti, senza bisogno di rivolgersi a un notaio.

Gli elementi propri della blockchain ne hanno, quindi, favorito l’utilizzo in molteplici settori differenti da quello, più noto, delle criptovalute (come bitcoin) e dei pagamenti digitali, fra cui:

  • assicurazioni: la certezza delle transazioni garantisce una maggiore prevenzione delle frodi, e la capacità dei sistemi di aggiornamento in tempo reale consente alle società del settore di ottimizzare la gestione dei propri capitali minimizzando il fattore rischio;
  • agroalimentare: in tal caso, si utilizza il tracciamento dei prodotti e degli alimenti per mostrare al pubblico la qualità degli stessi lungo il corso di tutta la filiera produttiva, oppure per ottimizzare e migliorare la produzione e la distribuzione nel mercato dei beni alimentari;
  • sanità: la blockchain consente agli ospedali e alle strutture sanitarie in genere di monitorare in sicurezza l’accesso ai propri sistemi, di proteggere da alterazioni non autorizzate i dati contenuti negli stessi, oltre che di creare un “sistema unico” condiviso e aggiornato in tempo reale che fornisce una panoramica sui pazienti quanto più completa possibile, con grande beneficio per il paziente, le cui diagnosi saranno svolte in modo efficace sulla base di un diario clinico accurato.
  • pubblica amministrazione: in particolar modo nel settore tributi, per combattere l’evasione fiscale semplificando anche i processi di ricezione informazioni, e nel settore anagrafico, per la creazione di identità digitali sicure.

Conclusioni

La blockchain, dunque, rappresenta senza alcun dubbio la tecnologia del futuro. La sua capacità di adattarsi alle esigenze degli utenti e la sicurezza garantita dalla stessa comporta una svolta per le professioni da non sottovalutare. Investire nella blockchain oggi, non solo come azienda ma come professionista, consentirà domani di divenire più competitivi sul mercato del lavoro e sul mercato internazionale.

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